NOTA INFORMATIVA
FOS S.P.A. APPROVATO PROGETTO “E-CROPS – TECNOLOGIE PER L’AGRICOLTURA DIGITALE SOSTENIBILE”. L’AZIENDA SI CONFERMA LEADER NELLE SOLUZIONI SMART AGRIFOOD
Il progetto prevede la realizzazione di strumenti di monitoraggio ed analisi grazie a sensoristica iot per permettere di gestire la variabilità spaziale di campo e per aumentare la qualità del prodotto finale.
FOS S.p.A., PMI genovese di consulenza e ricerca tecnologica, quotata al segmento AIM di Borsa Italiana, attiva nella progettazione e nello sviluppo di servizi e prodotti digitali per grandi gruppi industriali e per la pubblica amministrazione comunica di aver ricevuto da parte del Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) la conferma di essere soggetto beneficiario del Decreto di Concessione di un contributo pari al 50% degli investimenti in Ricerca e Sviluppo per il progetto denominato “E-crops – Tecnologie per l’Agricoltura Digitale Sostenibile”.
Il progetto, guidato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prevede un investimento complessivo in Ricerca e Sviluppo pari a 9.752.873,58 euro per un periodo di 30 mesi con un contributo a fondo perduto pari a 4.541.314,63 euro.
Il progetto prevede un investimento in Ricerca e Sviluppo da parte di Fos S.p.A per un importo pari a 668.000,00 euro e un contributo a fondo perduto pari a 334.400,00 euro per un periodo di 30 mesi.
Il progetto E-crops è un progetto pubblico-privato interdisciplinare mirato all’agricoltura digitale di cui capofila è il CNR, composto da 4 soggetti pubblici e 10 privati, tra cui Apofruit, Gruppo Italiano Vini e Bonifiche Ferraresi.
Fos S.p.A. è coinvolta nel progetto per sviluppare nuova sensoristica IoT nel campo della difesa e del monitoraggio delle colture ed integrare le nuove tecnologie per semplificare la transizione dell’agricoltura di precisione verso l’Agricoltura 4.0 in stretto raccordo con l’Industria 4.0.Più esattamente l’attività di Fos S.p.A. è impegnata nello sviluppo di soluzioni tecnologiche per consentire di razionalizzare gli interventi fitosanitari in un contesto di agricoltura sostenibile attraverso: trappole automatiche basate su sistemi imaging; sensori spettrali-imaging multi-purpose; tecnologie di sensing per la difesa.
Enrico Botte, AD di Fos S.p.A, ha dichiarato “La nostra azienda si conferma leader nella ricerca e sviluppo di soluzioni digitali per il settore agroalimentare, ancor più determinanti oggi, con la trasformazione in atto dei comportamenti di acquisto e consumo delle persone”.
Giovanni Giannotta, Smart Agrifood Team Leader, ha dichiarato “Stiamo sperimentando e sviluppando diverse innovazioni in campo agricolo legate al digitale sia in ambito campo (internet of things) sia in ambito gestione (intelligenza artificiale). Il nostro obiettivo è rendere più agevole e sostenibile la produzione
agro-alimentare, in particolare quella biologica.”
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Secondo l’Osservatorio Smart Agrifood 2020 della School of Management del Politecnico di Milano e del Laboratorio RISE (Research & Innovation for Smart Enterprises) dell’Università degli Studi di Brescia, il mercato mondiale dell’Agricoltura 4.0 (l’utilizzo di diverse tecnologie interconnesse per migliorare resa e sostenibilità delle coltivazioni, qualità produttiva e di trasformazione, nonché condizioni di lavoro) continua a crescere raggiungendo un valore di 7,8 miliardi di dollari (+11% rispetto al 2018). In Italia, che ne rappresenta il 5%, l’incremento è ancora più evidente, + 22%, con un fatturato di circa 450 milioni di euro, generato per l’86% da operatori affermati nel settore, come i fornitori di macchine e attrezzature agricole, e per il restante 14% da startup e altri attori emergenti, provenienti da altri settori di business. La spesa si concentra soprattutto in sistemi di monitoraggio e controllo di mezzi e attrezzature agricole (39%), software gestionali (20%) e macchinari nativamente connessi (14%), seguiti da sistemi di monitoraggio da remoto di terreni e colture (10%), sistemi per mappare i terreni e le coltivazioni (9%) e strumenti di supporto alle decisioni (5%). Dall’analisi delle tecnologie utilizzate emerge la crescente importanza della gestione dei dati: il 72% delle soluzioni è legato a software per l’analisi avanzata dei dati, il 61% è costituito da piattaforme software capaci di ospitare dati provenienti da diverse fonti e il 50% riguarda strumenti che sfruttano l’Internet of Things (+6% sul 2018). Le altre tecnologie più adottate sono dispositivi di ultima generazione (45%), mobilità e geolocalizzazione (35%), veicoli e attrezzature connesse (20%) e sistemi ICT on Cloud (9%).
Tenere traccia di quanto avviene nel percorso del prodotto alimentare dal campo alla tavola del consumatore finale è sempre più importante per rendere più efficiente l’intera filiera e creare nuove opportunità di mercato e il digitale gioca un ruolo di primo piano nella tracciabilità alimentare. La maggior parte delle soluzioni innovative offerte sul mercato italiano si basa su Blockchain (43% del totale), in un anno cresciute del 111%, seguite da QR code (41%), mobile app (36%), data analytics (34%), IoT (30%) e Cloud (27%). Pur ancora limitate in termini di offerta – si tratta di un mercato caratterizzato da pochi milioni di investimenti – le soluzioni che sfruttano l’Internet of Things sono cresciute del 63% rispetto al 2018.
Tenere traccia di quanto avviene nel percorso del prodotto alimentare dal campo alla tavola del consumatore finale è sempre più importante per rendere più efficiente l’intera filiera e creare nuove opportunità di mercato e il digitale gioca un ruolo di primo piano nella tracciabilità alimentare. La maggior parte delle soluzioni innovative offerte sul mercato italiano si basa su Blockchain (43% del totale), in un anno cresciute del 111%, seguite da QR code (41%), mobile app (36%), data analytics (34%), IoT (30%) e Cloud (27%). Pur ancora limitate in termini di offerta – si tratta di un mercato caratterizzato da pochi milioni di investimenti – le soluzioni che sfruttano l’Internet of Things sono cresciute del 63% rispetto al 2018.
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Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) è il più grande ente pubblico di ricerca italiano, sottoposto alla vigilanza del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, con il compito di svolgere, promuovere, diffondere, trasferire e valorizzare attività di ricerca scientifica e tecnologica nei principali settori di sviluppo delle conoscenze e delle loro applicazioni favorendo il progresso scientifico, tecnologico, economico e sociale. Secondo la rivista scientifica Nature, l’ente nel 2018 si è classificato al decimo posto tra gli enti pubblici di ricerca più innovativi al mondo per numero di articoli scientifici pubblicati su una ottantina di riviste monitorate dalla stessa rivista.
Il CNR partecipa ad E-crops con 15 Istituti su 4 Dipartimenti con un duplice ruolo: i) messa a disposizione del know-how interdisciplinare a supporto degli sviluppi tecnico-scientifici; ii) esercitare un ruolo di collegamento tra aziende hi-tech/ICT ed aziende agri-food con alta vocazione alla digitalizzazione avanzata.
Il CNR partecipa ad E-crops con 15 Istituti su 4 Dipartimenti con un duplice ruolo: i) messa a disposizione del know-how interdisciplinare a supporto degli sviluppi tecnico-scientifici; ii) esercitare un ruolo di collegamento tra aziende hi-tech/ICT ed aziende agri-food con alta vocazione alla digitalizzazione avanzata.
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La divisone Engineering and Technology Transfer del Gruppo Fos è focalizzata sullo sviluppo, prototipazione, testing e ingegnerizzazione di soluzioni innovative e tecnologicamente molto avanzate in diversi ambiti di applicazione: agricoltura 4.0, ambiente, healthcare, energia e industria. Il Gruppo vanta importanti esperienze nello sviluppo di sensoristica intelligente e di reti wireless per il rilevamento di dati, nel design e stampa 3D per test e prototipi, nella progettazione e realizzazione di sistemi di monitoraggio in ambito ambientale e medicale, di sistemi di controllo elettronico per motori navali e quadri di automazione industriale, nello sviluppo di sistemi embedded e soluzioni IoT per l’industria 4.0. Le attività di Ricerca e Sviluppo (R&D) del Gruppo Fos si svolgono principalmente attraverso solide e continue collaborazioni nel tempo con Enti di Ricerca. Il modello di riferimento del gruppo è quello di attivare “Laboratori Congiunti” e/o accordi di collaborazione con Enti di riferimento in un territorio dove è presente una sede dell’azienda per sviluppare le capacità di technology transfer verso il mercato. Attualmente il Gruppo ha realizzato sei Centri di Ricerca: due a Genova, uno a Portici (Napoli), Bolzano, Enna e Kaunas (Lituania).
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Fos S.p.A., fondata a Genova nel 1999 – guidata da Brunello Botte, classe ’45, Presidente di Fos S.p.A., da Matteo Pedrelli, classe ’67, Vice Presidente e Amministratore Delegato di Fos S.p.A., co-fondatore di Fos S.p.A. insieme a Enrico Botte, classe ‘76 anche egli Amministratore Delegato di Fos S.p.A.- è a capo di un Gruppo che opera, attraverso quattro linee di business: “Information Technology”, “Communication Technology”, “Engineering and Technology Transfer” e “Automation and Solution”, per importanti gruppi dell’industria, del settore biomedical, healthcare, trasporti, finanziario, telco e della pubblica amministrazione. Fos S.p.A. è quotata sul mercato AIM Italia organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. Nel 2019 il Gruppo ha registrato Valore della Produzione pari a Euro 12,2 milioni con un EBITDA di Euro 2,2 milioni e un Risultato Netto di Euro 0,7 milioni.
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Genova, 19 ottobre 2020
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Investor Relations
Valentina Olcese
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